È Sorrento – e con essa l’intera Penisola Sorrentina – a brillare nella nuova edizione del Travel Trends Report 2025 del Mastercard Economics Institute, pubblicato il 12 maggio. Secondo il report, infatti, la cittadina campana conquista il 7° posto al mondo tra le destinazioni più visitate dai food traveler, ovvero quei turisti che scelgono la meta del loro viaggio in base all’offerta enogastronomica.
Un dato di rilievo assoluto che pone Sorrento accanto a colossi del turismo del gusto come Cannes, Barcellona, Dubrovnik e Mykonos. La classifica si basa su dati aggregati e anonimizzati relativi alle transazioni registrate nei ristoranti delle principali città turistiche nel corso del 2024. Sorrento si distingue in particolare per la sua capacità di attrarre viaggiatori provenienti da ben 59 paesi diversi, un risultato che la rende la città italiana più attrattiva in assoluto per il turismo del cibo.
Questo riconoscimento conferma una tendenza che gli operatori del settore e gli osservatori locali percepivano da tempo: Sorrento non è solo mare e bellezza paesaggistica, ma è sempre più identificata come meta di eccellenza per chi cerca esperienze autentiche legate al cibo e alla cultura locale. Tra le ragioni di questo successo, spiccano senza dubbio la tradizione culinaria sorrentino-napoletana, la qualità diffusa dei ristoranti, la valorizzazione dei prodotti tipici – dal limone IGP al pescato fresco – e un’accoglienza turistica sempre più curata e professionale.
L’analisi di Mastercard colloca questo fenomeno all’interno di un più ampio spostamento verso un “turismo di valore”, dove le esperienze – e tra queste, quelle enogastronomiche – pesano sempre di più nella scelta della destinazione. Il turismo gastronomico non è più solo una nicchia, ma un driver centrale dell’economia dei viaggi, in grado di muovere flussi, investimenti e innovazione.
Per la Penisola Sorrentina questo riconoscimento non è solo un motivo di orgoglio, ma anche un’occasione per rafforzare una strategia territoriale orientata alla qualità e alla sostenibilità. L’ingresso nella Top 10 mondiale conferma che la strada intrapresa è quella giusta, e offre un’opportunità concreta per promuovere tutto il patrimonio culturale, agricolo e gastronomico di questo lembo d’Italia, tra i più affascinanti e amati al mondo.