Si è conclusa una settima ricca di eventi a Villa Fondi, vediamo di riassumerli.
Martedì 1° luglio, sotto un cielo estivo trapuntato di stelle, lo scrittore e architetto Rossano Astarita ha presentato il suo ultimo volume Storie di architetture, vite e libri. Dialogando con l’arch. Vincenzo Attanasio e il dott. Tony Cocorullo, Astarita ha svelato retroscena di antiche fabbriche felici,, mentre le pause tra un racconto e l’altro erano scandite dagli intermezzi pianistici di Raffaele Mormile e dalle letture suggestive di Marilù Ruggiero. Il pubblico, attento e raccolto sul prato di Villa Fondi, ha applaudito la delicatezza dei ricordi e il fascino di un’architettura che diventa “testimone vivente” di vite e passioni.
Mercoledì 2 luglio, nell’ambito dell’“Accademia di Napoletanità 2025” a cura del magnifico rettore Amedeo Colella, la voce potente di Nadia Pepe ha risuonato tra i cipressi: “Il canto del Sud” ha unito melodie classiche e brani popolari, dalla tammorra al lied, confermando la sua dote di interprete autentica. Un tamburello e un sorriso hanno trasformato la serata in un abbraccio collettivo alla tradizione musicale campana.
Giovedì 3 luglio, la rassegna Note del Varietà ha accolto il progetto Puntoeacapo feat. Francesco Gallo, un ensemble che ha mescolato jazz e contaminazioni pop. Sul palco Fabio Ravel (voce), Silvio D’Esposito (batteria), Marco Di Mauro (chitarra), Giovanni Maresca (tastiera), Pasquale Russo (basso) e Luigi Soldatini (mixer) hanno creato un tappeto sonoro avvolgente, mentre il sax di Gallo disegnava traiettorie d’improvvisazione sopra il fascino liberty della villa.
Sabato 5 luglio, gran finale con I Concerti di Villa Fondi – III edizione: la giovane pianista Jia Li, sotto la direzione artistica di Paolo Sebilia, ha aperto il programma “Note d’avorio: da Chopin alla Cina…”. Le sue mani leggiadre hanno saputo rendere insieme malinconia e slancio, dal Notturno op. 9 di Chopin a brani contemporanei di pennellate orientali. Un incanto per l’udito e per lo sguardo, sotto le volte liberty illuminate a festa.
Questa rassegna, grazie anche al sostegno della Città Metropolitana di Napoli, ha consolidato Piano di Sorrento come tappa imperdibile del cartellone culturale estivo. Sullo sfondo del Golfo e con la brezza marina a fare da quinta scenografica, ogni serata ha tracciato un capitolo diverso, dipingendo un affresco di tradizione, innovazione e pura bellezza.



