Una serata intensa, emozionante e affollatissima ha aperto una nuova pagina nel dialogo tra cultura e legalità. Nell’ambito della quinta edizione del Festival Internazionale del Giornalismo e del Libro d’Inchiesta, il magistrato Nicola Gratteri è stato protagonista di un incontro pubblico molto atteso, in occasione della presentazione del suo ultimo libro "Una cosa sola" scritto insieme al saggista Antonio Nicaso.
Fin dal tardo pomeriggio, la splendida terrazza panoramica di Villa Fondi si è riempita di cittadini, turisti, studiosi e curiosi: un pubblico partecipe e numeroso ha letteralmente gremito ogni angolo disponibile, confermando il forte richiamo esercitato da un uomo che da decenni è simbolo della lotta alla criminalità organizzata. Presenti autorità civili e militari, ma soprattutto tanti volti comuni uniti da un sentimento di gratitudine e ammirazione.
Una lezione di impegno civile
Sul palco, allestito con sobria eleganza sullo sfondo del tramonto sul mare, Gratteri ha dialogato con il moderatore in una conversazione appassionante, rigorosa, ricca di spunti. Il pubblico ha seguito con grande attenzione la sua analisi sulle nuove forme del potere mafioso, che oggi si manifestano non più con il piombo ma con la penetrazione silenziosa nei circuiti dell’economia e della politica.
"Oggi le mafie non sparano, ma il loro potere non è mai stato così forte" – è questa una delle tesi centrali del volume Una cosa sola, pubblicato da Mondadori. Un libro che mette in luce come ‘ndrangheta, camorra e mafia abbiano saputo evolversi, integrandosi nei meccanismi della finanza globale, del mercato energetico, delle opere pubbliche e perfino della digitalizzazione. Una simbiosi inquietante, quella tra mafia e potere, che secondo gli autori rappresenta una minaccia alla democrazia tanto subdola quanto pervasiva.
Chi è Nicola Gratteri
Magistrato calabrese, Nicola Gratteri vive sotto scorta dal 1989. È stato procuratore della Repubblica a Locri e a Catanzaro, e oggi guida la Procura di Napoli, la più grande d’Italia. Ha coordinato operazioni storiche come “Crimine”, “New Bridge” e “Rinascita-Scott”, rivelando legami profondissimi tra mafie italiane e reti criminali internazionali. Non solo uomo di legge, ma anche divulgatore, autore di saggi tradotti in tutto il mondo e promotore di una cultura della legalità concreta, fondata sulla conoscenza, sulla prevenzione e sull’educazione civica.
Con il suo linguaggio diretto, accessibile ma mai semplicistico, Gratteri ha saputo ancora una volta portare il pubblico dentro la realtà del fenomeno mafioso, demolendo stereotipi e smascherando la retorica del “non ci riguarda”.
Un libro necessario
“Una cosa sola” è molto più di un’inchiesta: è un grido di allarme e un invito all’azione. Il volume analizza strategie, alleanze e capitali mafiosi, racconta storie vere, indaga sul rapporto fra criminalità e poteri legittimi. È un libro scomodo, ma necessario. Un testo che dovrebbe trovare posto nelle scuole, nelle biblioteche, nei luoghi di dibattito pubblico, perché capace di accendere una coscienza collettiva.
La forza della comunità
L’incontro di ieri ha mostrato chiaramente che la cultura può essere strumento di riscatto, e che quando si toccano temi vitali per la convivenza civile, la risposta del territorio è forte, unita, sentita. La partecipazione corale degli abitanti di Piano di Sorrento e dei tanti visitatori ha trasformato un semplice appuntamento culturale in un vero momento di comunità.
Il Festival Internazionale del Giornalismo e del Libro d’Inchiesta si conferma così un appuntamento imprescindibile per chi crede nel potere della parola, della verità, del coraggio. Un festival che non si limita a “raccontare il reale”, ma che lo attraversa, lo illumina, lo interroga.
Una serata che resta
Tra il profumo dei pini, il cielo tinto d’arancio e le luci accese sul mare, Nicola Gratteri ha lasciato a tutti un messaggio chiaro: le mafie si combattono con le leggi, ma anche con la consapevolezza. E questa nasce dalla cultura.
Per chi c’era, è stato un privilegio. Per chi non c’era, resta l’opportunità di leggere il libro. Per tutti, l’impegno di continuare a informarsi, vigilare, reagire. Insieme.
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