Martedì 29 luglio, nel suggestivo scenario di Villa Fondi, la città di Piano di Sorrento ha accolto uno degli appuntamenti più attesi del cartellone culturale "Estate Blu 2025": l’incontro con l’attore e regista Giovanni Esposito, nell’ambito della rassegna “Incontri in Villa”. Un evento raffinato, coinvolgente, che ha saputo coniugare l’intimità della parola con la forza delle immagini cinematografiche, grazie alla sapiente conduzione di Ignazio Senatore, critico cinematografico e fine intellettuale.
Esposito, volto noto e amato del teatro e del cinema italiano, ha regalato al pubblico un racconto sincero e appassionato della propria carriera: dagli esordi sui palcoscenici partenopei fino alle recenti partecipazioni in pellicole di risonanza nazionale, passando per collaborazioni con alcuni tra i maggiori registi italiani contemporanei.
Nel corso della serata sono stati proiettati alcuni frammenti significativi dei film “Loro” di Paolo Sorrentino e “Benvenuti in casa Esposito”, commedia dal retrogusto amaro che lo vede protagonista assoluto. Due titoli diversi, ma entrambi capaci di evidenziare la straordinaria versatilità attoriale di Esposito: da un lato il grottesco potere raccontato da Sorrentino, in cui l’attore veste i panni di un personaggio minore ma emblematico, dall’altro la tragicommedia napoletana, dove la sua interpretazione si muove sapientemente tra ironia e malinconia.
Durante il dialogo con Senatore, non sono mancate riflessioni sull’evoluzione del linguaggio cinematografico, sul rapporto tra attore e regista, e sul delicato equilibrio tra identità artistica e compromessi produttivi. Esposito ha mostrato non solo la sua brillante capacità comunicativa, ma anche una notevole profondità intellettuale, frutto di anni di studio, palco e set.
Particolarmente toccante è stato il momento in cui l’attore ha raccontato il suo legame con la città di Napoli, e di come la cultura partenopea continui a rappresentare, nella sua carriera, una fonte inesauribile di ispirazione. Il pubblico ha ascoltato con attenzione e partecipazione, in un clima di autentico scambio culturale.
Villa Fondi si è rivelata ancora una volta la cornice ideale per eventi di questa natura: il giardino affacciato sul Golfo, la luce calda della sera, hanno trasformato l'incontro in un vero e proprio rito collettivo, in cui l’arte del racconto ha trovato la sua piena espressione.
La serata si è chiusa con un lungo applauso e con una promessa condivisa: quella di continuare a promuovere il cinema come strumento di riflessione, memoria e identità. Giovanni Esposito, con la sua umanità e la sua eleganza scenica, ha lasciato un segno profondo nel cuore del pubblico.