La brezza serale del Golfo di Sorrento, il profilo elegante di Villa Fondi e un pubblico che, fin dal primo accordo, si è lasciato avvolgere da un’atmosfera sospesa tra musica e ricordi. È in questo scenario che si è svolto “Lauro e Gabriele – Gli altri colori della nostra musica”, un concerto capace di trasformare una serata estiva in un viaggio emotivo, fatto di armonie delicate, storie cantate e complicità artistica.
Sul palco, Lauro e Gabriele – due interpreti dalla lunga esperienza e dalla sensibilità rara – hanno portato la loro cifra musicale: un intreccio di chitarre, voci e racconti che non si limitano a intrattenere, ma sanno evocare immagini, sensazioni e momenti di vita condivisi. La direzione musicale di Michele Maresca ha cucito con sapienza ogni brano, dosando arrangiamenti e sfumature timbriche in un equilibrio perfetto tra raffinatezza e calore.
Accanto a loro, una formazione di musicisti di grande valore: Erica Moffa, Leonora Pepe, Giuseppe Astarita, Luigi Belati, Gianni Mormile, Orlando Palomba e Sabatino Romano. Ognuno ha portato il proprio colore, contribuendo a un mosaico sonoro ricco e variegato, il basso scandiva pulsazioni profonde, le tastiere aprivano orizzonti melodici e le percussioni aggiungevano quell’energia ritmica capace di far vibrare la platea.
Il pubblico, numeroso e attento, ha accompagnato l’intera esibizione con un ascolto partecipe, alternando silenzi densi durante le ballate più intime a scrosci di applausi nei momenti di maggiore intensità. Non sono mancati sorrisi, canti sommessi e sguardi d’intesa tra spettatori e artisti, segno di un dialogo diretto che la musica, quando è autentica, sa sempre instaurare.
Mariella Nica, con garbo e misura, ha condotto la serata, presentando i brani e raccontando aneddoti che hanno reso ancora più vicina la dimensione umana dei protagonisti. Ogni intervento è stato un invito ad ascoltare non solo le note, ma anche le storie e le emozioni che vi si nascondono.
“Gli altri colori della nostra musica” non è stato solo un concerto: è stato un atto di condivisione, un ponte tra generazioni, un omaggio alla bellezza di suonare e ascoltare insieme. Villa Fondi, con la sua terrazza protesa sul mare, ha fatto da cornice a un evento che resterà nella memoria di chi c’era, confermando ancora una volta la sua vocazione di tempio culturale della città.
Quando le ultime note sono svanite nell’aria tiepida di agosto, il pubblico si è alzato in piedi, tributando agli artisti un applauso lungo e sincero. Forse, più che un ringraziamento, era un modo per dire che certe serate, proprio come certe canzoni, non finiscono: continuano a vivere dentro di noi, con tutti i loro colori.


